Ciao, Io sono
La Signorina Fuoriluogo
Mi chiamo Annie, classe '76, sono romana e sono una testa di cazzo.
Testarda.
Cocciuta.
Grande lavoratrice.
Single (per adesso).
10 anni fa, quando oramai avevo raggiunto l’apice della mia carriera lavorativa
come office manager in uno degli studi legali internazionali più famosi di Italia,
decido che era ora di diventare grande e di proseguire verso la mia strada.
Quella che veramente avrei voluto percorrere.
Lascio il posto fisso e con i soldi del TFR apro un negozio in Viale Trastevere.
Un negozio di abbigliamento ed accessori.
Non un negozio di abbigliamento e accessori qualunque (sennò restavo a fa la segretaria!).
Un negozio che facesse proprio la differenza.
Sia per quanto riguarda l’abbigliamento che ricercavo in aziendine Italiane
che non fossero di “massa”,
sia per quanto riguarda l'approccio con la clientela.
Perché famose a capì…
non è solo il prodotto che vendi che fa la differenza, ma anche come lo vendi.
Trastevere non è più quella di una volta
e, sfortunatamente, la via dove mi trovo è stata presa d’assalto dai cinesi.
Così, il primo intenso anno di lavoro mi aveva dato le capacità solo per pagare le spese.
In poche parole, non c’avevo na lira p’anna in vacanza.
Mi concedo un week end a Castellabate con un'amica. E mi innamoro subito del posto.
Chiamo la “PROLOCO” e sento se c’è una manifestazione nel mese di agosto
che ti permetta di affittare uno stand.
Pensai che fosse una buona soluzione.
La mattina me ne stavo al mare
e la sera lavoravo con l’abbigliamento e mi pagavo le spese della vacanza…
Da qui si è aperto un mondo.
La fortuna bacia gli audaci.
Aiutati che Dio ti aiuta …
Insomma, dilla come vuoi…
Arrivo nel posto giusto al momento giusto.
La proloco mi dice che due giorni prima della mia chiamata non è andato in porto un contratto con un altro commerciante e,
quindi, avevo a disposizione per i mesi di giugno, luglio e agosto un negozio.
IL NEGOZIO NEL CENTRO DELLA PIAZZA
DOVE HANNO GIRATO BENVENUTI AL SUD E
DOVE MIGLIAIA DI PERSONE CIRCOLANO TUTTE LE ESTATI.
E non solo.
Mi dissero, inoltre, che se lavoravo avrei dato una percentuale sul venduto
altrimenti amici come prima.
Quando le strade si aprono così non puoi chiuderle.
Roma nei week end estivi è vuota si sa.
Quindi inizio i primi due mesi a fare avanti e indietro solo il week end
e ad agosto mi trasferisco per l’intero mese.
Qui scopro la mia vena artistica.
Inizio a prendere le donne di passaggio le vesto e le faccio sfilare.
Inizio a organizzare eventi e sfilate.
Organizzo “IL LIBRO VA DI MODA” nel Castello del borgo, poi FASHION FLASH MOB,
DRESS TEASE… eh si cara mia, sembro una così...
ma parlo 4 lingue e sono in grado di mettere le donne in gonnella
a piazza del Popolo e farle vestire dai maschietti (dress tease è l’opposto di strip tease)…
A fine agosto era arrivato il momento dei saluti.
E, invece, la sorpresa più grande.
Il proprietario delle mura del negozio, che oggi è Annie,
capisce che sono in grado di alzare il livello del paese
- sono stata la prima ad aprire un’attività commerciale nel borgo -
tutti gli altri sono venuti dopo ( ad eccezione delle attività di ristoro)
mi propone di prendere in affitto il negozio con un contratto 6 anni più 6 .
Capisci che non potevo rifiutare.
Solo con i primi 4 giorni di agosto avrei pagato l’affitto per tutto l’anno.
Quindi accetto. E firmo il contratto.
Torno a Roma e le clienti di Castellabate iniziano a chiamarmi per vestirsi
ora per San Costabile (folkloristica festa patronale)
ora per Natale
ora per la Befana
ora per San Valentino
insomma…
anche di inverno ho iniziato a fare avanti e indietro.
Te la dico tutta… era diventata una faticaccia.
Carica e scarica la macchina un week end si e un no…
un culo che la metà basta.
Il paese è un’altra realtà.
Respiri aria pulita, mangi cibo genuino, non hai lo stress del traffico e tutto il resto.
Hai più tempo per fare le cose che ti piacciono anziché passarlo in macchina.
E parliamoci chiaro…
la vita è molto più economica.
Quindi, disdico il contratto di Roma, prendo i miei gatti
e mi trasferisco a Castellabate.
Una volta trasferita, i maschietti hanno iniziato a chiedermi
di aprire anche un negozio da uomo.
Così, sempre perché i paesani mi hanno adorato
(altrimenti avrei solo dovuto chiudere baracca e burattini),
mi offrono il secondo negozio.
IL NEGOZIO PIU’ BELLO DELLA PIAZZA.
Quello che è adesso La Signorina Fuoriluogo.
Provo a mettere l’uomo, ma capisco ben presto che non è possibile portarlo avanti.
L’uomo oggi ha bisogno delle stesse attenzioni che io metto per la donna.
E da sola non ce la potevo fare.
Un buon marinaio è quello che quando capisce che la barca affonderà,
salva il salvabile e abbandona la nave.
Io il negozio non l’ho abbandonato.
Ma l’ho trasformato, ancora da donna.
La scelta del nome è stata abbastanza facile.
Avevo un blog che si chiamava “The miss amiss”
che in inglese significa “La Signorina Fuoriluogo”.
Decisi di chiamarlo così.
La gente spesso attribuisce la parola Fuoriluogo a qualche cosa di negativo.
Invece non è così.
Fuoriluogo è tutto ciò che esula dalla massa.
Non sei una delle tante, ma una che ha una storia, un mondo e una vita da raccontare.
Ecco.
E’ tutto.
Ora sai tutto di me.
O quasi.
Beauty begins the moment
You decide to Be Yourself