Crisi di Coppia: 3 cose da sapere, 7 segni inequivocabili e 10 risposte che non ti aspetti.
- FuoriCuore
- 5 giorni fa
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Teoria e pratica della comunicazione di coppia al tempo dei social.
Sicuramente capita anche a te, in un momento di insicurezza o di noia coniugale, scorrendo quei filmati particolari (non quelli, che hai capito?), quelli dei nuovi esperti di dinamiche di coppia da social, che iniziano con titoli sensazionalistici, sentenze di porti delle domande o peggio dubbi.
Vuoi sapere se lui ti tradisce, se lei è davvero interessata a te o quali sono i quattro segni zodiacali più infedeli del momento? Metti un like e seguimi, ti svelerò ogni segreto.
Da questa promessa in poi sarai catapultato in una convulsa sequenza di dubbi algoritmici e tempestato da una catena di Sant'Antonio di reel che snocciolano consigli inutili della domenica; è un attimo ed entri in paranoia.
Com'è successo a me.
Domenica.
Una come molte altre. Pigra, svogliata, languida. No, non languida, lenta. Languida avrebbe un che di erotico. Qui l'erotismo non c'entra o forse sì.
Domenica lenta, dicevamo. E silenziosa (leggi piena di silenzi).
Lui e lei giocano a nascondino tra le stanze, con il cellulare in mano. Lei conta. Lui si è nascosto alla grande. Eppure è facile, dai.
Trentuno per lui, tana, da un'ora in bagno. Fine del gioco.
Una domanda scomoda nel corridoio e lei rompe l'incantesimo del silenzio.
Pausa, lunga pausa.
Lui non risponde. Ma no dai, ride. È un sorriso nervoso? Tenta di sviare, giocavo a Candy Crush, si trasferisce in un altro ambiente, fugge. Molla però il telefono come se scottasse. Simula attenzione.
Lei, allora, in soggiorno, riformula la domanda, secca.
Lui smette di ridere e partono i giuramenti. Giura, spergiura ma non risponde.
Lei, insinua allora e lo incalza.
Lui nega. Tassativamente. Offeso. Nega. No.
Ecco la risposta, un bel no: ma questo è "negare, sempre negare", non è una risposta.
Lei inizia a stressarsi (ed oltre misura a stressare) arrivano altre domande, i perché si moltiplicano come una mitragliata.
Lui zitto. Ora è muto, oltre che sordo. Sotto attacco, resiste.
È il momento, quello più temuto, lei inizia a rinfacciare: "ah... Ti ricordi quando... Quella volta tu..."
Lui, ovviamente non ricorda, cincischia qualcosa, balbetta, annaspa, sbuffa, guarda altrove, si tocca il naso (uno dei 3 segnali che mente!) e si gratta la fronte (quindi si preoccupa pure di mentire bene) ma non risponde affatto.
Lei s'incazza, eh no eh, strilla.
Lui è una statua di sale gli occhi sgranati, la bocca aperta, ma cavolo, nisba, nix, non esce più di un filino di fiato, non risponde, impietrito. Che sfacciato, oh mica risponde!
Lei, dopo l'attacco isterico miseramente fallito, inizia a piangere in salotto, un classico.
Lui si chiude a riccio. Definitivamente. Un po' scocciato, in verità: le lacrime di una donna, si sa, nessun uomo le sopporta. Solleva il telefonino, lasciato in punizione a faccia in giù sul tavolino (uno dei 7 segni che ha qualcosa da nascondere) lo scruta furtivo, come a volerci trovare la tanto agognata risposta o la via di fuga. Ma anche lì: nessuna risposta. Ci sarebbe la fuga, che pur così vicina, ora appare impossibile.
Scena madre. Lei si alza e se ne va, in un'altra stanza, inizia a fare faccende rumorosamente e per scaricare la frustrazione risolve problemi che in casa c'erano da anni e doveva risolvere lui. Fa pure una pizza.
Lui prende finalmente il telefonino, ah no, è il telecomando e con sollievo accende la TV. Alessandro Borghese ha trovato il miglior ristorante di specialità di mare a Vattelapesca. Almeno lui ha trovato qualcosa, in questa domenica di domande perdute, mentre le risposte, quelle, paiono introvabili ormai è chiaro.
Lei prende il telefonino. I tutorial del make-up hanno magicamente lasciato il posto ad un tipo palestrato in canottiera tipo Raz Degan che le dà nuovi consigli utili per il prossimo litigio.
E' tornato il silenzio. Il sipario inceppato non si chiude su questa giornata. Viene odore dal forno. Oddio la pizza! Quella pizza prodotta distrattamente e per dispetto, dimenticata lì tutta sola, brucia. Neanche la pancia avrà soddisfazione a quanto pare.

Tuttavia, una mia cara amica che non ha neppure Facebook, una di quelle che davvero ci capisce insomma, non come quei guru delle emozioni da scrollare che hanno improbabili facce e lessico da amministratori di condominio, dice che non è affatto vero che un uomo non sia capace di dare risposte in situazioni di crisi di coppia. Anzi.
Lei dice: "un uomo risponde eccome quando tace."
Tace, eppure ti sta rispondendo, come sa, come può. E non provare a pensare male; come si dice chi tace, acconsente. No. Non acconsente. L'uomo che tace, risponde. Risponde eccome. E, non ci crederai, ma tu la risposta la conosci pure. Anzi meglio, la conosci già.
Tratto da una storia vera.
Forse.
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